Lato A

Formatosi all’Università di Torino, in cui ha cominciato a fare qualche lezione, sarà, in Francia, lettore d’italiano all’Université de Savoie e a.t.e.r. all’Université Grenoble-Alpes; quindi assegnista di ricerca all’Università di Firenze.
 
Nel 2002 passa all’Université de Liège, in Belgio, come professore associato di Lingua e Letteratura italiana, per poi esservi nominato ordinario nel 2008. Dall’autunno del 2023 è all’Università del Piemonte Orientale.
 
In questa collana ha edito: In balìa di Dante e Pinocchio. Per una critica della cultura italiana, con S. Jossa, 2022. Altrove: La critica viva. Lettura collettiva di una generazione 1920-1940, con P. Pellini, Quodlibet 2022 e «E allor fu la mia vista più viva». Il lungo Novecento di Dante al cinema e alla televisione, con S. Starace, «Immagine – Note di storia del cinema», 24, 2021 (stampa 2024).
 
Ha animato puntate di Il Tempo e la Storia (2013-16) e Passato e presente (2019-20) su RAI 3. Ha collaborato a un paio di film documentari: Paul Meyer et la mémoire aux alouettes (2007) di J.-C. Riga e Pastrone! (2019) di L. De Nicola.
 
Nel 2020 gli è stata conferita per la carriera internazionale l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dal Presidente della Repubblica italiana.
 
Alcuni suoi lavori sono stati tradotti in francese, spagnolo e tedesco. Ha tradotto e curato testi di Collodi, Gualdo, Salgari, Maeterlinck, Thiry, Dessí, R. Rossetti, Verheggen, Baravalle, Baetens.
 
Ha pubblicato anche racconti: A ciascuno i suoi morti, nerosubianco 2010; Quartiere non è un quartiere, Amos 2013; Volevo scrivere un’altra cosa, Passigli 2019; Il non memorabile verdetto dell’ingratitudine. Seguito dai “Sei pensieri grati e gratis”, Inschibolleth 2021.
 
album-art

00:00

Lato B

Dopo aver fatto, da giovane, il DJ Underground, il servizio civile alla GIOC-Gioventù Operaia Cristiana ma distaccato a Radio Torino Popolare, il supplente ‘infinito’ tra scuole medie e licei, istituti artistici, professionali e tecnici, il ‘finito’ borsista (detentore di borsa propria e non portatore di borsa altrui), il ghostwriter dei poveri (ma riconosciuto) per il manuale letterario più venduto in Italia, si è innamorato di Mea (al secolo Emanuela Selva) e ha messo su famiglia insieme a Lei, dando vita a due belle bambine, Lucrezia e Ludovica: ciò l’ha spinto a relativizzare il peso della tesi di dottorato: 675 pagine in francese che comunque, insieme alla cura critica di Cartagine in fiamme di Salgari per Quiritta (E. Trevi parlò di un «libro nel libro»), una ventina di articoli e una decina di recensioni, lo aiutò a vincere un posto a Liegi, nel mezzo del cammin della sua vita. 
 
Trovò un Amico vero e la libertà e così poté diventare un saggista birichino (qualifica cui nessun altro studioso aspirava, peraltro).
 
Poi, i titoli di differenti lavori, individuali e collettivi, sovente condivisi, con J.-P. Bertrand, M. Delville, V. Frigerio, G. Palumbo… Da Le farfalle di Madrid (2007; trad. sp. 2009) a Metamorfosi della seduzione (2008), da D’Annunzio come personaggio (2008) a Pinocchio in camicia nera (2008; 2011), da La consegna dei testimoni (2009) a Un po’ prima della fine? (2009), dal saggio/bd L’elmo e la rivolta (2011) a L’Europa vista da Istanbul (2012; 2014) e fino ai più recenti La Comune di Parigi e l’Europa della comunità? (2019; trad. parz. fr. 2021), la bilingue e sperimentale Antologia essenziale dei poeti del Belgio francofono (2019) e Tutto quello che non avreste mai voluto leggere – o rileggere – sul fotoromanzo (2021; trad. fr. 2023). 
 
Contro la sua volontà, alcuni testi sono stati tradotti pure in inglese e hanno circolato piratescamente.
album-art

00:00